Il nuovo Rapporto Sostenibilità di Barilla: 9.000 aziende agricole coinvolte nell'attività; il 100% dei pani, biscotti e merendine Mulino Bianco da energie rinnovabili, impianti di trigenerazione nei pastifici; dal 2010 un calo del -32% delle emissioni di gas a effetto serra e del -24% i consumi idrici per tonnellata prodotto finito.
Sul fronte dell’agricoltura sostenibile nel 2022 il totale delle materie prime strategiche (grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, basilico, cacao e olii vegetali) acquistate responsabilmente è stata pari al 67%. Oltre 9mila le aziende coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile, che garantiscono la qualità delle materie prime acquistate e agli agricoltori di pianificare il lavoro con maggior sicurezza, grazie anche ai 4 disciplinari per la coltivazione sostenibile per grano duro (Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità), grano tenero (Carta del Mulino e Carta di Harrys) e Basilico (Carta del Basilico), che garantisce sostenibilità sociale e ambientale, per una filiera italiana e certificata ISCC PLUS di un ingrediente chiave di sughi pronti e pesti. Come il basilico, anche il pomodoro viene coltivato, laddove possibile, vicino agli stabilimenti di produzione, per ridurre al minimo il tempo tra la raccolta e la lavorazione del prodotto. Il sostegno all’agricoltura locale tocca anche la pasta, di cui Barilla è leader mondiale nelle vendite. Il 93% del grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del Gruppo, viene acquistato dal mercato locale e il 47% mediante contratti di coltivazione.
L'azienda è presente in oltre 100 paesi con le sue marche e 29 siti produttivi (15 in Italia e 14 all’estero), che nel 2022 hanno dato vita ad oltre 2,1 milioni di tonnellate di cibo. Il Rapporto di sostenibilità dice che rispetto al 2010 calano del -32% le emissioni di gas a effetto serra e del -24% (con un miglioramento di 6 punti percentuali rispetto all’anno scorso) i consumi idrici per tonnellata prodotto finito. Immaginando di realizzare la produzione di cibo del 2022 negli impianti del 2010, la differenza in termini di efficienza energetica sarebbe di 132 milioni di kg di CO2eq e 740mila m3 di acqua. Vale a dire emissioni equivalenti a 4 viaggi in auto tra la Terra e il Sole e un quantitativo di acqua sufficiente a riempire quasi 300 piscine olimpiche.
Pani, biscotti, merendine &co del brand Mulino Bianco vengono realizzati solo da energia proveniente da fonti rinnovabili come l’acqua, il sole e il vento; e impianti di trigenerazione nei pastifici permettono l’autoproduzione di energia elettrica, termica e frigorifera, e sono già in funzione negli stabilimenti di Parma, Marcianise (CE) e Muggia (TS).
Il Rapporto segnala anche l’impegno per rendere il packaging meno impattante per l’ambiente. Il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende del Gruppo è disegnato per il riciclo, che utilizza esclusivamente carta e cartone provenienti da foreste gestite in modo responsabile.
Rispetto alle attività per le comunità in cui l’azienda opera, il Rapporto cita una serie di iniziative solidali, per un totale di 2,2 milioni di euro, a cui si aggiunge il milione donato all'Emilia-Romagna nel 2023, e circa 3.200 tonnellate di prodotti donati, con l’obiettivo di favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzare l’inclusione e supportare lo sviluppo dei territori. Va in questa direzione la nuova donazione da un milione di euro che l’azienda ha devoluto nel 2023 alla Protezione Civile per finanziare opere di ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione in Emilia-Romagna.
Il nuovo piano prevede un miliardo di euro di investimenti nei prossimi cinque anni, di cui la metà in Italia, per il miglioramento dei processi di qualità e sicurezza dei prodotti, il rinnovamento degli asset industriali, l’adozione di nuove tecnologie di Industry 4.0, il potenziamento delle infrastrutture IT, l’aumento della capacità produttiva a livello globale, e l’innovazione dei prodotti e nei mercati. Gli investimenti saranno anche destinati a rinforzare il percorso di sostenibilità più che decennale dell’azienda.