Secondo l’Osservatorio 2023 di Babaco Market e BVA-Doxa è diffusa una forte consapevolezza dello spreco alimentare e del suo legame con i cambiamenti climatici: gli italiani vogliono agire per contrastare la problematica. In occasione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, che si celebra il 29 settembre, il servizio di e-grocery Babaco Market ha presentato dati molto interessanti.
Il 96% dei rispondenti dichiara di avere una chiara percezione del problema e ritiene importante agire come collettività per arginare il fenomeno (il 97% pensa sia fondamentale il raggiungimento degli obiettivi Onu 2030), ma solo il 41% ne conosce la reale entità, segno di quanto sia importante continuare a parlare e a sensibilizzare su queste tematiche. A conferma di questi dati, rimane stabile rispetto al 2022 anche la percentuale di chi è a conoscenza dell’impatto che lo spreco alimentare ha in termini di emissioni di gas serra che agiscono sul surriscaldamento globale (77%), ma in leggero calo rispetto al 2022 la quota di chi ne ha piena conoscenza (-4 p.p. vs 2022).
Un elemento di novità che emerge dal rilevamento con BVA Doxa 2023 è l’elevata percezione del legame tra cambiamenti climatici e spreco alimentare: 9 italiani su 10 ritengono che le sempre più frequenti calamità naturali abbiano un impatto sulle produzioni, causando perdite agricole e conseguente spreco alimentare, reso chiaro agli occhi della popolazione a seguito dei recenti disastri avvenuti anche sul territorio italiano.
Le cause dello spreco di cibo
Rispetto al 2022 c’è stata una decrescita di attenzione nei consumi e nella preparazione dei cibi: anche se il 78% degli italiani dichiara di prestare molta attenzione e di non buttare quasi mai cibo, quasi un quarto dei rispondenti ammette di sprecare cibo per la scarsa attenzione. Le cause sono riconducibili alla mancanza di attenzione alla data di scadenza o al deterioramento degli alimenti (59% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022); alla conservazione poco adeguata dei prodotti nei punti vendita (28%); al fatto che si tende a comprare troppi alimenti (16%) o in formati troppo grandi (16%) e infine perché si tende a cucinare cibo in eccesso (14% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2022). Verdura e frutta fresca si confermano anche per il 2023 le prime due tipologie di alimenti soggetti allo spreco alimentare.
Tra le principali azioni anti-spreco attuate dagli italiani, invece, l’indagine Babaco Market-BVA Doxa annovera l’interesse molto positivo nei confronti degli acquisti in grado di facilitare una spesa sostenibile: 2 italiani su 3 gradirebbero particolarmente fare una spesa antispreco e sostenibile. Attualmente, però, 1 italiano su 2, non trova facilmente fattibile una spesa sostenibile attraverso i canali abituali (tra i principali ostacoli, per il 75% dei rispondenti il tempo e lo sforzo extra richiesto, la disponibilità di punti vendita, la localizzazione dei negozi, la modifica delle proprie abitudini consolidate). L’86% dei rispondenti ha inoltre l’impressione che la maggior parte della GDO non venda prodotti prossimi alla scadenza o con confezioni/etichette rovinate, facendo sì che una grande quantità di prodotti rischi di essere sprecata.
Il 54% degli intervistati si dichiara comunque molto interessato a fare la spesa online da aziende che supportano l’antispreco, la sostenibilità e le eccellenze del territorio. Per il 39% degli italiani una spesa alimentare più virtuosa si caratterizza per prodotti antispreco, eccellenze del territorio (28%), sostenibili a livello ambientale (24%) e a livello sociale (9%).
Babaco Market che ha fornito questi dati è infatti un servizio di delivery di alimenti (e non) e prodotti ortofrutticoli freschi che, nelle intenzioni, aiuta la lotta contro lo spreco alimentare. L’abbonamento al servizio permette di ricevere direttamente a casa dei box di frutta e verdura fuori dall’ordinario che per piccoli difetti estetici non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione e per questo rischiano di essere sprecati. E con nuovo servizio chiamato “La Bottega” aggiungerà anche prodotti da dispensa (prodotti alimentari prossimi alla scadenza, con difetti di packaging o provenienti da filiere sostenibili ecc).