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L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha riunito centinaia di esperti scientifici da tutto il mondo; tra le principali conclusioni si segnala come la ricerca su Xylella fastidiosa stia facendo passi avanti su molti aspetti come le piante resistenti, gli insetti vettori, le strategie mirate di controllo degli organismi nocivi, le tecnologie avanzate per il rilevamento precoce quali le tecniche di analisi delle immagini.

Sono il pilastro della vita sulla terra: forniscono l’aria che respiriamo e gli alimenti che mangiamo. Oggi sono sottoposte a forti pressioni dovute ai cambiamenti climatici e alle attività umane. Inoltre gli organismi nocivi per le piante possono provocare terribili perdite economiche e ambientali; ad esempio l’epidemia di Xylella  ha annientato milioni di ulivi in Puglia, e casi sono segnalati in tutta l’Europa meridionale.

L’ultimo rapporto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e del laboratorio di riferimento dell'UE (EURL): il virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) continua a circolare ampiamente tra gli uccelli marini in Europa causando un'elevata mortalità, mentre la situazione generale nel pollame si è attenuata.

Ci sono questioni che non è stato possibile risolvere in via definitiva o rimaste in sospeso e che la Commissione europea e gli Stati membri dovranno prendere in considerazione nella prossima fase di rinnovo e che riguardano anche la valutazione di una delle impurità presenti e la valutazione del rischio alimentare per i consumatori.

Gli alimenti contaminati da eteri di difenile polibromurati rappresentano un rischio per la salute dei consumatori di tutte le fasce d'età. È la conclusione provvisoria di un ​​​​​​parere scientifico EFSA sottoposto a pubblica consultazione.

Le recenti tecniche innovative della coltura cellulare, dell'ingegneria tissutale e della fermentazione di precisione sono alla base di nuovi, potenziali alimenti come la carne ottenuta da cellule coltivate o le proteine del latte ottenute da microrganismi.

EFSA conferma un numero molto minore di focolai nei maiali e di casi segnalati nei cinghiali selvatici nel 2022 rispetto all'anno precedente. I dati sono contenuti in un nuovo rapporto pubblicato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare: la malattia è stata notificata in otto Paesi dell'UE nei maiali e in undici nei cinghiali selvatici.

Le bovine da latte, le anatre, le oche e le quaglie hanno bisogno di più spazio e di migliori condizioni nelle stalle.

Il numero di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nel pollame in Europa è diminuito, ma i gabbiani continuano a essere pesantemente colpiti dal virus.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha revisionato la propria guida sulle modalità per valutare i rischi derivanti dai prodotti fitosanitari per api da miele, bombi e api solitarie.

Nel 2021 è stato raccolto nell’Unione Europea un insieme di 87 863 campioni di prodotti alimentari.