In base ai dati di pre-consuntivo 2023 di ExportPlanning, il commercio mondiale di alimentare confezionato e bevande chiuderà l’anno con un moderato aumento dei valori in euro rispetto al 2022 (+3.1%), ma - se misurato a prezzi costanti (depurato, pertanto, dei fenomeni inflattivi e valutari) - in calo di circa 2 punti e mezzo percentuali.
Si tratta, pertanto, di una performance di significativo rallentamento rispetto all'esperienza del precedente biennio (2021-2022), quando i valori in euro erano cresciuti di oltre il 16% medio annuo e le quantità di quasi 5 punti percentuali all'anno.
Secondo i dati ExportPlanning a soffrire particolarmente quest'anno il rallentamento del commercio mondiale di prodotti F&B sono state le vendite delle fasce di qualità/prezzo più basse con una flessione di oltre 13 punti percentuali nei valori in euro (e di quasi 15 punti % nella misurazione a prezzi costanti). Si tratta dei segmenti di mercato relativamente più esposti al caro-vita connesso alla corsa dell'inflazione nelle principali economie occidentali.
Viceversa nel 2023 le vendite mondiali delle fasce premium-price hanno evidenziato anche nell'industria Food&Beverage importanti aumenti. Secondo le stime formulate da StudiaBo sulla base dei primi 10 mesi dell'anno si attende una crescita superiore ai 18 punti percentuali nei valori in euro (+15.6% a prezzi costanti per i flussi mondiali di fascia Alta e Medio-Alta di prezzo di alimentare confezionato e bevande.
Questo aumento, come evidente dalla tabella seguente, riguarda tutte le principali categorie di food&beverage.
Vanno, in particolare, evidenziati gli incrementi delle vendite mondiali di fascia Alta e Medio-Alta di prezzo nei settori riso, pasta e farina, confezionati (+104 per cento, pari a quasi 4 miliardi di euro), olio, condimenti e spezie (+47.4%, per un controvalore di quasi 2 miliardi di euro), ortaggi e frutta, lavorati e confezionati (+35.4%, pari ad oltre 4.6 miliardi di euro), biscotti ed altri prodotti da forno (+32.4%, pari a circa 4.1 miliardi di euro), acqua e bevande analcoliche (+32.2%, per un controvalore di quasi 4.8 miliardi di euro), tè e caffè confezionato (+26.7%), nonchè - per i maggiori incrementi assoluti - la performance di carne e pesce, lavorati e confezionati (+6 miliardi di euro).
Fonte: Exportplanning