Da parte italiana la soddisfazione è pressoché unanime, sia da parte delle associazioni di categoria che dei partiti politici che sono riusciti a fare gioco di squadra chiedendo e ottenendo importanti modifiche al testo che era inizialmente stato approvato in commissione. Il regolamento approvato prevede l’esenzione degli obblighi di riuso per i Paesi che hanno l’85% di quota riciclo degli imballaggi interessati.
Il Parlamento ha approvato il nuovo regolamento (Packaging and Packaging Waste Regulation PPWR) pensato per ridurre i rifiuti del packaging con 426 voti favorevoli, 125 contrari e 74 astenuti. Il testo che erra stato originariamente approvato è stato ampiamente modificato anche su spinta dei partiti italiani, quasi tutti d’accordo sui cambiamenti necessari.
La votazione arriva infatti dopo mesi di polemiche e critiche per la scelta europea di puntare quasi interamente su politiche di “riuso”, rispetto a scelte di “riciclo” su cui il nostro Paese è all’avanguardia e nei giorni scorsi avevamo evidenziato come ci fossero centinaia di emendamenti e le critiche fossero condivise da altri Paesi https://www.alimentinews.it/attualita/news/1378-regolamento-imballaggi-emendamenti-e-perplessita-francesi
Con le modifiche apportate, la versione finale del testo approvato dall’Europarlamento prevede l’esenzione degli obblighi di riuso per i Paesi che hanno l’85% di quota riciclo degli imballaggi interessati, elimina il settore agroalimentare ed elimina il divieto per gli oggetti mono-uso nel settore della ristorazione.
Sono stati mantenuti gli obiettivi generali di riduzione degli imballaggi proposti nel regolamento iniziale: il 5% entro il 2030, il 10% per il 2035 e il 15% entro il 2040. In maniera specifica per gli imballaggi in plastica, la riduzione prevista è del 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e 20% entro il 2040.
I deputati vogliono vietare la vendita di sacchetti di plastica molto leggeri (inferiori a 15 micron), a meno che non siano necessari per motivi igienici o forniti come imballaggio primario per alimenti sfusi, per aiutare a prevenire lo spreco di cibo. Vogliono inoltre limitare fortemente l'uso di alcuni formati di imballaggio monouso, le confezioni in miniatura degli hotel per i prodotti da toilette e le pellicole termoretraibili per le valigie negli aeroporti. Per prevenire effetti negativi sulla salute, i deputati chiedono di vietare l'uso delle cosiddette "sostanze chimiche per sempre" aggiunte intenzionalmente (sostanze alchiliche per- e polifluorurate o Pfas) e del bisfenolo A negli imballaggi a contatto con gli alimenti.
Tra le eccezioni sono esclusi in via temporanea gli imballaggi alimentari in legno e cera; esclusi dagli obblighi di riuso anche le bevande come vini, spumanti, spiriti e prodotti vitivinicoli aromatizzati.
La soddisfazione italiana
Di fronte a questo risultato non stupiscono le reazioni italiane, sia politiche per il gioco di squadra fatto da partiti abitualmente posizionati su sponde differenti, sia dalle federazioni produttive nazionali che da mesi si battevano per le modifiche.
A partire da Federalimentare, il cui presidente Paolo Mascarino ha prontamente dichiarato: “Con il voto che esenta al riuso gli Stati che abbiano una percentuale di riciclo pari all’85%, passa la linea della ragionevolezza, del buon senso e delle evidenze scientifiche dell’Italia che ha opposto alla visione ideologica emersa in Commissione Ambiente, dati, numeri e analisi a sostegno delle sue tesi scongiurando così al nostro Paese danni incalcolabili che si sarebbero abbattuti sul sistema produttivo. Aver trovato un punto di caduta equilibrato che non penalizzasse la nostra industria della raccolta in favore del riuso, è certamente una vittoria per l’Italia e per tutto il settore che ha potuto contare su un ottimo lavoro di squadra che ha visto coese istituzioni, imprese, sistema industriale e sociale verso un obiettivo comune. Con il voto odierno - conclude Mascarino - vince l’ambiente, vince il modello virtuoso del riciclo italiano e vince sicuramente l’Italia”.
Non meno soddisfatta la reazione Federvini che per bocca della Presidente Micaela Pallini: “Accogliamo con grande soddisfazione l’esito della votazione sulla riforma della disciplina degli imballaggi che ha escluso dall’obbligo del riuso i vini, i vini aromatizzati e gli spiriti. Un voto che promuove gli emendamenti presentati dagli Onorevoli De Meo, Variati e Katainen e riconosce pienamente il valore di tutti i nostri comparti produttivi. Decisivo è stato il contributo in particolare della delegazione italiana la cui costante attenzione al tema ha consentito di raggiungere questo straordinario risultato”.