Un algoritmo sviluppato dall’università di Milano-Bicocca permetterà di scoprire in tempo reale l'adulterazione di un prodotto.
La spettroscopia consiste nell'analizzare attraverso la luce le sostanze presenti nei cibi e catalogarle, perchè possano rappresentare un campione di dati con il quale confrontare altri prodotti simili per scoprire eventuali contraffazioni.
L'algoritmo sviluppato dall'università permette di semplificare e velocizzare questa procedura, consentendo alle autorità di controllo di capire in tempo reale se un determinato alimento sia adulterato oppure no. Il fascio di luce riflesso dal prodotto durante la spettroscopia contiene fra le due e le tremila lunghezze d’onda, ed è pertanto molto complesso da decifrare, ed è difficile da elaborare con i normali modelli statistici.
Lo scopo dell'algoritmo è quello di selezionare la parte cruciale del segnale, quella fondamentale per distinguere determinate qualità di un alimento, semplificando moltissimo la comparazione e permettendo in pochissimo tempo di distinguere un prodotto originale da uno contraffatto. Il metodo, testato su tre diverse tipologie di prodotti, lieviti, carne e olio, potrebbe presto essere sviluppato su larga scala e in un prossimo futuro potrebbe anche essere messo a disposizione dei consumatori.