728x180

Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha firmato il decreto attuativo che definisce i criteri per la concessione del "Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell'agroalimentare italiano", con una dotazione finanziaria pari a complessivi 56 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per il 2022 e 31 milioni euro per il 2023, a valere sulla Legge di Bilancio.

Creare il mix perfetto di imprese tecnologiche avanzate, campioni dell’innovazione alimentare, ricerca e le voci più autorevoli della scena nazionale ed internazionale per offrire un momento di confronto e costruire una nuova strategia globale del settore food & beverage. Sono questi gli obiettivi di Cibus Tec Forum che si terrà a Parma il 25 e 26 ottobre 2022. Venite a trovarci per ritirare la vostra copia gratuita delle nostre riviste Produzione&Igiene Alimenti e Scienza e Tecnica lattiero-casearia.

Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha firmato il decreto di “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

La digitalizzazione delle Piccole e medie imprese in Italia potrebbe portare 10,2 miliardi di euro di contributo al Pil e 208 mila nuovi posti di lavoro.

È stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, il decreto che istituisce lo strumento dei Contratti per la logistica agroalimentare, a cui sono destinati 500 milioni di euro al fine di sostenere gli investimenti delle imprese, nell'ambito della misura PNRR "Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo".  Il 40% delle risorse è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli che rende operative le deroghe ai regolamenti comunitari sulla PAC per ottenere il pagamento di inverdimento (greening).

“Guardando al quadro europeo la preoccupazione massima nasce sui costi di produzione, incrementato sul settore primario. L’inflazione c’è, più alta sui beni alimentari, ma questo aumento difficilmente si riversa verso i produttori, che invece pagano di più l’energia e le materie prime.

Le aziende agricole e agroalimentari potranno usufruire del 40 per cento del credito di imposta per le spese sostenute nel 2021 e nel 2022 per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico.

La Commissione europea ha approvato il regime quadro italiano notificato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che mette a disposizione 1,2 miliardi di euro a sostegno dei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura per ridurre l’impatto sull’economia nazionale dall’invasione russa dell’Ucraina.

“Non sono più solo i prezzi alle stelle del grano a preoccuparci, ma il rischio di carenza di questa materia prima anche in Italia”, questo l’allarme lanciato da Federalimentare in conseguenza del blocco russo nei porti ucraini. Il prezzo del grano è aumentato da febbraio a oggi del +52% e solo nell’ultimo mese l’aumento è stato del +16%. A questo problema oggi se ne aggiunge un altro, spiega Vacondio: “Ho sempre detto che l’Italia non avrebbe mai avuto problemi di approvvigionamento di cereali, ma una serie di eventi hanno cambiato questa condizione”.

“Un’inflazione alta, il caro materie prime e il caro energia non potevano che portare a una situazione del genere sui mercati interni che già prima di questa combinazione di eventi erano stagnanti e continuavano a perdere punti percentuali”, così Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, commenta i dati Istat delle vendite al dettaglio di marzo, che vedono una caduta dell’alimentare e un netto ampliamento della forbice fra il trend delle vendite del food&beverage e quello delle vendite non alimentari. “Il nostro settore si posizione così nel perimetro più critico delle vendite del mese, sia in termini assoluti che di dinamica inflazionistica”, dice Vacondio.