L’annuale report 2020 “The EU Agri-Food Fraud Network and the Administrative Assistance and Cooperation System” mostra come i controlli e gli audit di routine si sono adattati alla situazione pandemica, anche affrontando nuove sfide derivanti dalle opportunità che la pandemia ha creato per i truffatori.

Nonostante la situazione eccezionale, la rete europea contro le frodi agroalimentari (EU Agri-Food Fraud Network – EU FFN) ha continuato il lavoro di controllo, vigilanza e lotta alle frodi alimentari. Nel corso del 2020 sono state registrate 349 segnalazioni, dato che rappresenta un aumento del 20% rispetto a 2019, in particolare per le categorie grassi e oli, pesce e prodotti a base di carne.

La categoria che nel 2020 ricevuto il maggior numero di segnalazioni è stata appunto quella dei “Grassi e oli”, nella quale la maggioranza dei casi è inerente all’olio di oliva. Per ovviare a ciò, gli Stati membri devono eseguire annuali controlli per garantire che gli standard di commercializzazione di questo prodotto siano rispettati. Tuttavia le non conformità che vengono segnalate alla banca dati possono non riferirsi sistematicamente a tentativi di frode, ma al fatto che le caratteristiche intrinseche dell’olio extravergine e dell’olio vergine di oliva non sono soddisfatte.

Segue al secondo posto la categoria “Pesce e prodotti a base di pesce”, in cui le principali pratiche fraudolenti sono il ricorso a trattamenti illegali con nitrati e monossido di carbonio oppure l’aggiunta non dichiarata di acqua. Il trattamento illegale con nitrati e nitriti riguarda solitamente il tonno che inizialmente era destinato all'inscatolamento ma, dopo essere stato illegalmente trattato con sostanze che alterano il colore, il pesce viene venduto come fresco. Questo processo esalta la qualità percepita trasformando il colore brunastro del tonno congelato in salamoia nel rosso vivo, donando così l’impressione di freschezza e di alta qualità.

Una nuova categoria recentemente introdotta, e che si posiziona già al terzo posto per numero di segnalazioni, riguarda il commercio illegale di animali da compagnia, come cani e gatti. Rispetto al 2019, si evince anche un aumento di notifiche per le categorie “miele e pappa reale” e “integratori alimentari”. In quest’ultimo caso la maggior parte delle segnalazioni sono dovute alla vendita online di integratori alimentari indicati per la prevenzione e il trattamento del Covid-19.

Diletta Gaggia

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