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La Scuola Casearia, sede coordinata dell’Istituto di Istruzione Superiore “Stanga” di Cremona, è presente a Pandino (CR) dal 1954 ed è parte di una istituzione scolastica altamente complessa, che riunisce le scuole di agraria del cremonese e del cremasco e vanta la presenza di due aziende agrarie e di un caseificio. 

Si è tenuta a Reggio Emilia, presso la sede del Consorzio Parmigiano Reggiano, la conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto “benessere animale”, mirato ad aumentare la qualità della vita delle bovine che contribuiscono alla produzione lattiero-casearia, incentivando e responsabilizzando gli agricoltori. Hanno partecipato, oltre al presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, gli assessori regionali Alessio Mammi (Emilia-Romagna) e Fabio Rolfi (Lombardia).

In attività dal 1975, il caseificio F.lli Starace lavora latte vaccino a crudo per la produzione di formaggi tipici della Regione Campania. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Achille De Luca, ingegnere informatico per (prima) scelta e imprenditore caseario per tradizione e curiosità. L’uomo che da 31 anni “sussura ai Caciocavalli” ci ha raccontato come ha costruito la sua professione e anche il successo della piccola azienda di famiglia tra tradizione e rinnovamento, curiosità e condivisione del sapere.

Un micro-transponder p-Chip, più piccolo di un grano di sale ed altamente resistente, integrato nell’etichetta di Caseina garantirà l’autenticità e tracciabilità. La nuova tecnologia digitale fornirà una garanzia in più sull’autenticità del prodotto nell’interesse dei produttori, di tutta la catena distributiva e del consumatore finale.

La produzione del formaggio “Stelvio o Stilfser” storicamente è identificabile a partire dal 1914, dove in alcuni documenti del caseificio di Stilf (Stelvio) si parla della produzione di questo formaggio. Tracce dell’utilizzo dello Stelvio presso la popolazione contadina e non risalgono già a secoli prima. Questo formaggio ha rappresentato per la prima metà del XX secolo il nutrimento della povera gente, mentre successivamente e fino ai giorni nostri grazie alla costituzione delle cooperative dei produttori e trasformatori di latte è stato creato un indotto economico e sociale che ha permesso di creare una realtà produttiva significativa sia economicamente che socialmente per il territorio altoatesino. 

La scheda informativa IDF 21/2021 “IDF Factsheet 21/2021 Executive Summary of IDF Country Update”, pubblicata lo scorso dicembre, si è occupata di diverse tematiche: la produzione di latte, il mercato, il marketing e i prezzi dei prodotti lattiero-caseari e di quelli alla stalla, le prospettive future, il benessere animale, alimentazione e salute. I membri dello Standing Committee on Dairy Policy and Economics e dello Standing Committee on Marketing dell’IDF hanno esaminato i risultati e le condizioni di mercato aggiornati in 18 Paesi durante gli ultimi sei mesi del 2021: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Danimarca, Francia, Germania, India, Irlanda, Israele, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Russia, Sud Africa, Svizzera, Stati Uniti.

Il comparto lattiero caseario nazionale, nel suo complesso, ha dimostrato durante l’emergenza sanitaria di essere dotato di resilienza e dinamicità, reggendo l’impatto della pandemia e assicurando ai consumatori prodotti sani, sicuri e nutrienti. La produzione del lattiero caseario, primo settore alimentare italiano, nel 2020 ha registrato solo un lieve calo del fatturato settoriale (-0,7%) mentre il preconsuntivo 2021 denota una buona crescita (stimata intorno al 4,3% rispetto al 2020), con valori che dovrebbero attestarsi sui 15,9 Miliardi di euro. 

La recente pandemia ha evidenziato – ancora una volta – l’elevata resilienza dei prodotti lattiero caseari, nei momenti di crisi. I formaggi grattugiati non solo hanno resistito, ma hanno incrementato le vendite, indicando alle aziende lattiero-casearie che i prodotti pronti all’uso sono sempre più graditi dai consumatori. Il confezionamento in atmosfera modificata e il rispetto della catena del freddo, anche dopo l’apertura del prodotto, preservano le caratteristiche organolettiche di questi formaggi da aria, luce e calore. 

Questo documento combina la progettazione e la modellazione dei processi con la valutazione della sostenibilità del ciclo di vita per identificare le opportunità di migliorare le prestazioni ambientali ed economiche nell’industria casearia. Considerando sia la prospettiva della produzione che quella del consumo, lo studio considera prima una serie di opzioni di miglioramento nel processo di produzione del formaggio, seguito da una valutazione del resto del ciclo di vita.

L’assetto competitivo nazionale nel lattiero caseario ha un leader indiscusso, la multinazionale francese Lactalis. Il gruppo è uno dei maggiori produttori caseari mondiali, con una produzione complessiva che nel 2020 sfiora le 900.000 tonnellate di formaggi e un fatturato di circa 7,4 miliardi di euro, oltre a essere il primo gruppo europeo in termini di latte raccolto (21,7 miliardi di litri).

Formaggio con muffa blu interna sono ad esempio Gorgonzola, Stilton, Roquefort e Danablu. Nel formaggio vengono creati fori d’aria per favorire la crescita della muffa blu, tipicamente Penicillium roqueforti.