IPM23 Banner 800 90

Oltre un milione di quintali di grano duro italiano sarà impiegato da alcune delle più importanti industrie molitorie del nostro Paese per la produzione di pasta 100% italiana, valorizzando il grande lavoro delle aziende agricole. È quanto comunica CAI - Consorzi Agrari d’Italia, primo hub della produzione organizzata in Italia, che in queste settimane è impegnata a rinnovare i contratti di filiera per i cereali gestiti nelle proprie strutture.

La necessità di gestire i potenziali rischi degli alimenti allergenici nei locali di produzione alimentare può essere fronteggiata in vari modi, ad esempio attraverso programmi relativi ai prerequisiti (PPR) e poi tramite l'integrazione nel sistema Haccp aziendale.

I mercati esteri hanno spinto i ricavi, con l'Italia in leggero regresso.

Secondo una recente ricerca di Market Watch, il mercato globale dei prodotti da forno raggiungerà i 339,3 miliardi di dollari entro il 2026 con un tasso di crescita annuo del 3,54%.

La pandemia da Covid-19 e il conseguente lockdown hanno influenzato notevolmente l’andamento dei consumi e causato un temporaneo azzeramento del canale fuori casa.

In corso un investimento di 16 mln per l'installazione di nuovi macchinari. L'obiettivo è quello di incrementare la produzione del 40% nel giro di due anni, soprattutto per quanto riguarda l'export.

A influire positivamente sul fatturato, soprattutto i mercati esteri.

Con tale operazione Ferrero intende incrementare l’offerta di prodotti legati al mercato dei biscotti, dando così un seguito ad acquisizioni precedenti di altri brand come Delacre, Kelsen Group e Fox’s

Sono diversi gli aspetti secondo i quali la tecnologia alimentare può favorire la digeribilità degli amidacei.

I dati forniti da Cerved in esclusiva per Produzione & Igiene Alimenti descrivono un settore in cui l’export supera il 40% della produzione. I maggiori costi per le aziende sono rappresentati dalle materie prime e dal confezionamento.

Secondo le stime Nielsen, nell'ultimo anno le vendite in Gdo hanno sfiorato i 45 milioni di euro, crescendo del 3,3%. A trainare il mercato è il segmento della pasta a base di legumi, che vale 38 milioni di euro e cresce anno dopo anno.