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Le TEA sono radicalmente diverse dagli OGM e necessitano di una legislazione ad hoc: questa la richiesta che la filiera agroalimentare – dall’agricoltura all’industria – rivolge alle istituzione europee, che saranno chiamate a esprimere un parere a giugno, quando la Commissione prevede di presentare un progetto di normativa in relazione alle Tecniche di Evoluzione Assistita, quelle tecniche di biologia sviluppate negli ultimi 10 anni che consentono di correggere il DNA delle piante e quindi di selezionare caratteri specifici utili per l’agricoltura che difficilmente sarebbero ottenibili con altri metodi.

Ogni anno nel mondo viene gettato complessivamente oltre un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia, oltre che a sollevare un problema etico in una situazione in cui ci sono oltre 800 milioni di persone affamate nel mondo.

Il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature, la siccità e il moltiplicarsi degli eventi estremi hannoprovocato nel 2022 danni in agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale, in un momento particolarmente difficile per l’approvvigionamento alimentare del Paese per l’aumento esponenziale dei costi di produzione dovuto al caro energia.

Le emissioni globali di CO2 fossile sono aumentate del 5,3% nel 2021 rispetto al 2020, raggiungendo quasi i livelli pre-pandemia del 2019, secondo il rapporto 2022 sulle emissioni di CO2 di tutti i paesi del mondo, compilato dal JRC, dall’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) e dal Agenzia olandese per la valutazione ambientale (PBL).

Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza di gas dall’estero arriva il primo carburante green dalla mucca alla pompa, valorizzando il ruolo dell’agricoltura nella transizione energetica del Paese in un momento di drammatica crisi. A darne annuncio è la Coldiretti in occasione della giornata conclusiva del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione.

Anche quest’anno nessuno Stato tra quelli considerati dal report raggiunge le performance necessarie a contrastare la crisi climatica. Italia sempre al centro della classifica, al 29° posto. Danimarca, Svezia, Cile, Marocco e India in testa. Iran, Arabia Saudita e Kazakistan ultimi. USA e Cina, principali responsabili delle emissioni globali, nelle posizioni di retroguardia.

Sicurezza alimentare e transizione ecologica sono un binomio possibile grazie al ruolo delle tecnologie, che hanno fatto ingresso nel settore primario e della trasformazione con una visione innovativa e sostenibile.

Entro il 2030 l’Italia dovrà ridurre le emissioni di gas serra nei settori di agricoltura, trasporti, edifici e piccola industria del 43,7% rispetto al 2005. Il target stabilito a livello nazionale attualmente è del 33%.

Il Comune di Milano, capofila del progetto europeoFood Trails, e l’hub di innovazione italiano Cariplo Factory, lanciano oggi il bando rivolto a startup e Piccole Medie Imprese (PMI) con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative con cui migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari di 11 città europee.

Nel primo anno della pandemia da Covid-19 nell’Unione europea lo spreco alimentare domestico ha superato quello delle industrie. E la strada per dimezzare gli sprechi alimentari, obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sembra più lunga. Per l’esattezza, si attesta al 71% del totale lo spreco alimentare delle famiglie, della ristorazione e del commercio al dettaglio, mentre quello dei settori della produzione e della trasformazione contribuisce con il restante 29%. I dati sono quelli elaborati nel primo monitoraggio sui rifiuti alimentari, distinti per settore, pubblicato il 25 ottobre 2022 dall’Istituto di ricerca europeo, con l’esclusione degli sprechi prodotti dagli alimenti non raccolti o non autorizzati alla commercializzazione.