In Italia ci sono 46.818 imprese attive nella produzione (esattamente 35.253, ossia il 76% del totale) e nel commercio (11.565, pari al 24%) di prodotti di panificazione, pizza e pasticceria. A fornire questi numeri l’AIBI – Associazione Italiana Bakery Ingredients, in occasione di Sigep a Rimini.

La storica azienda milanese specializzata nella produzione di grissini e sostitutivi del pane, compie 65 anni. E lo fa festeggiando con un fatturato in crescita del +30%, passato dai 5,2 milioni di euro del 2022 ai 6,5 milioni di euro nel 2023.

Un fiore all’occhiello del nostro Paese, un simbolo del Made in Italy in tutto il mondo. Ma non solo. Quello della pasta o, meglio, delle paste, è un mercato di fondamentale importanza per l’economia nazionale, con un valore che supera i 6 miliardi di euro, oltre cento operatori e un leader mondiale come Barilla.

Italmopa – l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia che rappresenta, in via esclusiva, in seno a Confindustria, l’Industria molitoria italiana, ha approfittato del recente World Pasta Day per porre l’attenzione su un comparto in cui siamo leader nell’Unione europea.

Il World Pasta Day è un’ottima occasione per fornire qualche dato su un alimento che un italiano su due mangia quotidianamente e di cui siamo primi produttori al mondo. Parliamo di una produzione che ha toccato i 3,6 milioni di tonnellate e quasi 7 miliardi di fatturato.

Dopo una primavera secca che ha minacciato di far appassire il raccolto nei campi, gli agricoltori stanno raccogliendo quello che probabilmente sarà il terzo raccolto più grande di sempre del paese.

La recente giornata mondiale del pane, celebrata il 16 ottobre, è stata l’occasione per Italmopa, l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia che rappresenta l’Industria molitoria italiana per rimarcare la forza e l’importanza di un settore che riveste un ruolo fondamentale nel nostro Paese.

Lo scopo di questo studio è definire le proprietà sensoriali e meccaniche desiderabili che un pane destinato ai consumatori anziani dovrebbe avere e capire se i prodotti attualmente presenti sul mercato italiano soddisfano i requisiti desiderati.

Mai così tanti dolci e gelati Made in Italy sulle tavole mondiali, con le esportazioni che fanno segnare il record storico nel 2022 con circa 9 miliardi di euro grazie a un incremento del 18% in valore.

La valutazione della qualità dei prodotti alimentari mediante misurazioni elettriche ha attirato l’attenzione degli scienziati del settore alimentare per la sua semplicità e per la sua non distruttività.

La microestrazione in fase solida per spazio di testa statico (HS-SPME) accoppiata al naso elettronico basato sulla spettrometria di massa (MS-eNose), in combinazione con l’analisi statistica multivariata è stata utilizzata come metodo per l’autenticazione rapida della pasta di grano duro 100% italiano.