Le proteine alimentari sono suscettibili agli stress ambientali, tra cui la variazione del pH, le condizioni termiche, l’elevata pressione osmotica e la presenza di altri interventi (ad esempio enzimi), che causano attività di lavorazione, trasporto e stoccaggio limitate.

Una ricerca di Too Good To Go e YouGov sull’evoluzione delle scelte degli italiani. Il 93% ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini o di averne adottate di nuove a fronte dell’aumento dei prezzi, il 50% preferisce portarsi il pranzo da casa perché più sostenibile ed economico; più di 2 italiani su 3 hanno ridotto la frequenza con cui consumano pasti fuori casa, il 49% afferma che la motivazione principale di queste nuove abitudini alimentari è una combinazione di ragioni economiche ed ecologiche.

Le superfici coltivate a biologico hanno infatti raggiunto i 2.349.880 ettari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2021, portando l’incidenza della superficie agricola utilizzata (SAU) nazionale al 18,7% (+1,3% sul 2021), che si conferma la più elevata in Ue. Aumento significativo anche per il numero di operatori biologici che hanno toccato quota 92.799, di cui 82.627 è rappresentato da aziende agricole (+ 8,9% rispetto al 2021).

I risultati di uno studio condotto in Italia durante le ondate di calore degli ultimi due anni, ha preso in esame le conseguenze su una specifica specie di uccello selvatico, il falco grillaio, ma evidentemente pone interrogativi e preoccupazioni per le conseguenze dell’aumento di temperatura per tutte le specie viventi, selvatiche o da allevamento.

I ricercatori valuteranno direttamente in campo le potenzialità di un consorzio di microrganismi per favorire l’attitudine delle piante a reclutare una comunità microbica selezionata e testata in laboratorio e inoculata nel suolo. Il tutto con gli obiettivi di aumentare la tolleranza delle due colture agli stress conseguenti alle mutate condizioni ambientali, migliorare la fertilità del suolo e la qualità dei prodotti.

Federalimentare ha colto l’occasione della partecipazione al “Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite” promosso dalla FAO per porre al centro del dibattito l’aspetto valoriale che la dieta mediterranea rappresenta a livello mondiale, sia in termini di sostenibilità che di salute, protezione dell’ambiente e benessere sociale.

Mangiare sano? Una buona abitudine di una minoranza di italiani, mentre tra il 2000 e il 2023 è esploso (+900%!) il fenomeno della nutrizione scorretta con conseguenze anche gravi, disturbi alimentari in primis. E a pagarne le conseguenze sono soprattutto ragazzi e adolescenti. A fotografare la grave situazione uno studio a cura di Unicusano.

La cronaca segnala spesso casi di vittime in varie parti d’Italia. Che il fenomeno sia in preoccupante aumento è ora certificato direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità che ha calcolato nel 2022 in Italia complessivamente 3111 casi di legionellosi, con un incremento del 14% rispetto all'anno precedente.

Annunciata la prossima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale, da quest’anno interamente B2B, a BolognaFiere a settembre. Molti i temi al centro della manifestazione tra conferme e alcune novità.

Secondo una ricerca UIF con AstraRicerche in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente i giovani considerano la sostenibilità uno dei principali driver nelle loro scelte di acquisto, anche per questo, consumano prodotti plant-based oltre 2-3 volte a settimana 

Il progetto coordinato dall’Università di Bologna nasce dalla ricerca di soluzioni per incrementare la produzione primaria del frumento, abbattendo però le emissioni dei gas serra garantendo nel contempo sicurezza alimentare e sostenibilità.