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La crisi sta interessando soprattutto il territorio campano, dove si concentra la metà della produzione italiana di conserve vegetali.

Dopo la sentenza della Corte di giustizia del 2018, ora il cambio di rotta: i prodotti realizzati con il nuovo biotech non avrebbero nulla in comune con gli ogm tradizionali.

L’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta è una organizzazione NOprofit che si occupa principalmente di valorizzazione dell’ortofrutta italiana facendo leva su aspetti innovativi, emozionali e di comunità che vadano a riqualificare e rinfrescare l’immagine dell’ortofrutta all’interno dei supermercati e non solo. Ne abbiamo parlato con la presidente Alessandra Ravaioli, approfittando per fare un punto sul comparto. 

Vinitaly è stata l’occasione per fare il punto sulla dimensione economica e sociale e l’andamento della filiera vitivinicola, oltre a dare uno sguardo ai nuovi trend internazionali di consumo. Nel settore lavorano quasi 75mila persone per un fatturato di 16 miliardi che ha un ulteriore effetto moltiplicatore in altri comparti.

L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di rivelare potenziali differenze tra paesi (Austria e Francia) negli abbinamenti ideali di vini bianchi francesi e formaggi, nonché nelle valutazioni sensoriali dei conseguenti abbinamenti vino-formaggio.

Negli ultimi anni, la produzione di birra Grape Ale è diventata una scelta di tendenza tra i birrai in Italia, dando vita a un nuovo tipo di birra noto come Italian Grape Ale (IGA), una sorta di bevanda ponte tra birra e vino.

Tra i segmenti di mercato in più rapida crescita all’interno delle industrie alimentari funzionali, il mercato delle bevande si concentra su bevande o prodotti fortificati, con una migliore biodisponibilità di composti bioattivi benefici per la salute.

La Francia si conferma il primo partner commerciale degli Stati Uniti, con oltre il 37% della quota di mercato, cui segue l’Italia, il cui valore di esportazioni nel 2023 è sceso al di sotto dei 2 miliardi di euro (-11,4% a valore rispetto al 2022). Il nostro Paese mantiene comunque una quota di mercato superiore al 30%. il Prosecco rimane il primo vino italiano esportato.

L’aumento della gradazione alcolica del vino, dovuto al cambiamento climatico, è una delle principali sfide che i viticoltori devono affrontare oggi. Precedenti studi hanno indicato che la macerazione carbonica può essere utilizzata per ottenere un vino con gradazione alcolica inferiore.

Il settore, rappresentato a livello comunitario dall’UNESDA Soft Drinks Europe, ha pubblicato un documento che delinea le ambizioni e le priorità politiche per il 2024-2029, tra cui l’impegno per promuovere diete equilibrate e la sostenibilità ambientale lungo tutta la catena di approvvigionamento oltre ad iniziative per mantenere una posizione competitiva come fattore chiave per l’economia europea.

I dati dell’ultimo report prodotto da Wine Monitor (in collaborazione con NIQ), l’Osservatorio realizzato da Nomisma per decifrare le dinamiche del mercato attraverso l’analisi dei dati di vendita di vino nel canale retail segnalano che la pressione inflattiva non risparmia il comparto del vino.