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Secondo uno studio elaborato da Nomisma, i comparti Vini, Spiriti e Aceti rappresentati da Federvini contano oggi oltre 2.300 imprese (38.000 considerando anche quelle agricole di trasformazione), per un valore di 21,5 miliardi di euro di fatturato, 10 miliardi di export. 81 mila le persone direttamente occupate nei settori, ma grazie ad un effetto moltiplicatore calcolato pari a 5,8 si arriva a oltre 460 mila nell’intero sistema economico nazionale che corrispondono a quasi il 2% del numero complessivo di lavoratori in Italia.

La stabilizzazione del tartrato è un passaggio necessario nella produzione di vino commerciale per evitare la precipitazione di cristalli nel vino imbottigliato. Il metodo di refrigerazione convenzionale per prevenire la cristallizzazione del bitartrato di potassio richiede molto tempo ed energia e prevede una fase di filtrazione per rimuovere il sedimento ma è ancora il metodo di stabilizzazione più utilizzato dai viticoltori.

The Brewers of Europe che riunisce le associazioni nazionali dei birrifici di 29 paesi europei ha pubblicato l’edizione 2023 degli European Beer Trend Statistic reports che riporta l’evoluzione della produzione dei consumi di birra negli ultimi anni in Europa, con l’analisi dell’evoluzione del periodo 2016-2022.

Le stime conclusive 2023 confermano una tenuta dei consumi di bollicine made in Italy, a quota 936 milioni di bottiglie. In linea con i volumi dello scorso anno – ma con una crescita importante del 24% rispetto al 2019 – si annunciano anche gli acquisti per le feste di fine anno, durante le quali salteranno nel mondo circa 333 milioni di tappi tricolori, con oltre 95 milioni di bottiglie consumate solo in Italia.

Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Anima Confindustria, per il comparto rappresentato da Ucimac – l'associazione federata Anima/Assofoodtec che raggruppa i costruttori di macchine per caffè espresso professionali e semi professionali – il 2023 si chiuderà con un fatturato intorno ai 550 milioni di euro, in leggera crescita (+0,9%) rispetto al 2022. Più forte l'aumento delle esportazioni, che arrivano a rappresentare il 75,4% del fatturato delle aziende del settore con un valore 2023 di 415 milioni (+2,5%).

L’elemento di scelta più importante è la regione di provenienza, e che si tratti di un buon vino italiano; gli altri fattori, anche il prezzo vengono solo dopo. A certificare la pretesa di qualità del consumatore italiano è una ricerca di CGA by NielsenIQ sul profilo degli amanti del vino in Italia.

Le vendite nei primi otto mesi del 2023 sono calate del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 (da 11.478.966 hl a 10.728.522 hl), di pari passo con una decrescita del 7,4% dell’export (da 1.865.640 hl a 1.727.522 hl), numeri che preoccupano Assobirra che rappresenta le maggiori aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia.

Le prospettive e le sfide per il vino italiano nel quadro dell’internazionalizzazione ed il ruolo che riveste nella cultura e nella società sono stati al centro dell’appuntamento Wine Agenda, organizzato da Federvini alla Milano Wine Week. Durante l’incontro sono stati presentati dati sull’andamento del settore e sui consumi, illustrati da Mediobanca, Nomisma e Tradelab.

Solo 44 milioni di ettolitri rispetto ai 50 dello scorso anno, un dato che ci farebbe perdere il primato a favore dei “cugini” francesi la cui produzione è stimata sui 45 milioni e un calo contenuto del 2% rispetto al nostro ben più preoccupante meno 12%. I dati sulla produzione vitivinicola italiana, secondo le previsioni dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), se confermati, potrebbero tradursi nella vendemmia più leggera degli ultimi 6 anni.

Mediobanca ha stimato che il mercato mondiale del caffè torrefatto nel 2022 abbia raggiunto un valore pari a 120 miliardi di dollari (circa 111 miliardi di euro). Tradotto in consumi, si tratta di 170,8 milioni di sacchi da 60 kg, equivalenti a 3,1 miliardi di tazzine bevute ogni giorno su scala globale. Le previsioni restano di una costante crescita anche per il prossimo futuro, con un tasso regolare compreso tra l’1 e il 2 per cento annuo.

Gambero Rosso ha analizzato un settore vanto del made in italy e ha classificato le migliori acque per gusto, leggerezza e armonia, tra le più vendute nella Gdo. Sul podio le romane Clavdia ed Egeria tra le effervescenti naturali e la piemontese San Bernardo tra le lisce.