Pubblicata la relazione Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia relativa all’anno 2019. Si tratta dei controlli ufficiali degli alimenti e delle bevande che hanno la finalità di verificare e garantire la conformità dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori e assicurare la lealtà delle transizioni commerciali.

Non sono solo le chiusure forzate ad abbattere il fatturato dei pubblici esercizi: con il ricorso allo “smart working” come misura per tentare di contenere i contagi da coronavirus, bar e ristoranti perdono un’importante fetta di clientela in pausa pranzo, in particolare nelle zone urbane.

Il modo in cui la frode alimentare è cambiata e cambierà dipende da come cambia lo scenario. I megatrend sono definiti come "cambiamenti importanti nel progresso di una società o di un particolare campo o attività" e qualcosa che si prevede si verifichi con un alto grado di certezza. Ciò fa dei megatrend la giusta lente per osservare come si evolveranno le sfide del settore alimentare nei decenni a venire. Come per qualsiasi attività di monitoraggio e previsione di ciò che potrà succedere, sono state fatte alcune ipotesi e previsioni di eventi futuri.

La UE ha fissato l’obiettivo di ottenere nel 2030 il 25% della superficie coltivata a biologico. Di conseguenza, la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sull’agricoltura biologica in cui viene richiesto di rispondere entro il 27 novembre ad una serie di domande molto diversificate, che spaziano dalle attese e conoscenze dei consumatori. La prima proposta di un codice colore per etichettare gli alimenti è stato il ‘traffic light labels’ inglese. Per raggiungere l’obiettivo indicato, la CE sta predisponendo strumenti specifici per assicurare la transizione verso la nuova normativa; propone di posticipare al 1 gennaio 2022 l’entrata in vigore della nuova regolamentazione sul biologico; intende assegnare 40 milioni di euro per la promozione dell’agricoltura biologica nel 2021.

L'Efsa ha stabilito una nuova soglia di sicurezza per le principali sostanze perfluoroalchiliche, o PFAS, che si accumulano nell’organismo umano. La soglia, una dose settimanale tollerabile di gruppo (DST) di 4,4 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo alla settimana, viene specificata in un parere scientifico sui rischi per la salute umana derivanti dalla presenza di queste sostanze negli alimenti.

Il nuovo Regolamento UE 2024/1987 applicabile dal 1o luglio 2025 fissa nuovi limiti per i prodotti alimentari alla luce delle risultanze degli studi EFSA. Gli alimenti che sono stati legalmente immessi sul mercato anteriormente alle date riportate nel regolamento possono rimanere sul mercato fino al termine minimo di conservazione o fino alla data di scadenza.

Con il termine “greenwashing” si intende l’impiego di asserzioni ambientali ingannevoli o informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili. Tra i divieti, l’esibizione di marchi di sostenibilità non basati su un sistema di certificazione o non stabiliti da autorità pubbliche, e le asserzioni ambientali generiche a meno che non possa essere dimostrata un’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali.

Anche un prodotto vegetale può essere chiamato salsiccia o bistecca. Lo ha deciso la Corte dell’Unione Europea con una sentenza che ha sorpreso molti: sul tema è intervenuta ai primi di ottobre dopo essere stata chiamata in causa da alcune associazioni francesi attive nel settore vegetariano/vegano.

Il Consiglio Ue ha dato il via libera definitivo alle prime norme al mondo sull'intelligenza artificiale che mira a promuovere lo sviluppo e l'adozione di sistemi sicuri e affidabili nel mercato unico da parte di attori sia pubblici che privati.

Il Parlamento europeo ha approvato lo scorso febbraio il nuovo Regolamento UE sulle indicazioni geografiche (IG). Frutto di una lunga negoziazione tra istituzioni e parti sociali. Il documento rappresenta una novità perché è un testo unico, che riunisce vini, bevande spiritose e prodotti agroalimentari a indicazione geografica, prima articolati in diversi provvedimenti.

Adesso è legge. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dal 20 maggio entrano ufficialmente in vigore le nuove regole e le relative pene e sanzioni, più severe del passato, che arrivano a prevedere anche fino a 10 anni di carcere per alcune fattispecie di reati. E per le imprese colpevoli multe salate, anche fino al 5% del fatturato.